APRILE
Particolarmente sentiti sono i riti della Settimana Santa.
LA DOMENICA DELLE PALME: ad ora conveniente i fedeli si recano alla chiesa dedicata a San Giuseppe, in Via Napoli, costruita nell'area di iii vecchio cimitero, dismesso nel 1971. Lì si svolge la distribuzione e la benedizione dei rami e delle palme; successivamente, in processione, ci si reca alla parroc
chiale per la celebrazione Eucaristica.
Marrubiu sente molto questa tradizione ed esprime, nella lavorazione delle palme un vero e proprio senso artistico. Giorni prima donne esperte intrecciano le palme con perizia e professionalità dando vita ad opere d'arte apprezzate e stimate, che vengono custodite con amore nelle famiglie. Anche molti bambini e ragazzi si uniscono alle signore per imparare gli intrecci e contribuire alla trasmissione e al mantenimento di una tradizione così lodevole
GIOVEDì SANTO: il Giovedì Santo, all'interno della celebrazione della 5. Messa 'In coena Domini', che ricorda l'ultima cena di Gesù, è inserito il rito antico della 'lavanda dei piedi' che ha come protagonisti 12 confratelli della Confraternita del SS. Rosario, recentemente ricostituita.
Dopo la celebrazione la tradizione prevede la distribuzione di mazzetti di fiori 'rnazzettiLs' impreziositi da rami di menta, di assenzio o di altro verde.
Dopo cena ci si reca in Parrocchia per 's'4rrosarieddu', momento di preghiera e di adorazione al Santissimo 'reposto' nel 'Sepolcro
VENERDì SANTO: Il silenzio avvolge ogni cosa in rispetto alla memoria della passione e morte del Cristo. Di buon mattino si snoda la 'Via Crucis' per le vie del centro storico dove si allestiscono le 'Stazioni' che ricordano il percorso di Gesù verso il Calvario. Le persone che abitano in quelle strade, fanno a gara per addobbare gli altarini con pizzi, trine, tappeti e fiori. La processione è accompagnata da un nugolo di ragazzi che con 'Is tanllittas' e ‘is stroccia arranasa' dal suono sgraziato, intenso, insistente, rendono quasi sensibile la presenza e lo starnazzare dei giudei che chiedono la condanna a morte di Gesù. Forse ci sono poche persone a Marrubiu che da ragazzi non siano andati in giro con i loro 'stroccia arraiwsa' il Venerdì Santo. Alla sera la liturgia della Passione si conclude con la processione, detta 'Del Cristo morto', attraverso le vie del paese, accompagnata dal canto del lamento di Maria 'O fitte fatale clic' e 'Sette ispadas de dolore
SABATO SANTO: Dopo il lungo silenzio dei giorni della Passione, è il momento della Notte della Veglia Pasquale. la celebrazione più suggestiva di tutto l'anno liturgico, con la benedizione del nuovo fuoco, la liturgia della luce, l'ufficio delle letture, la benedizione dell'acqua battesimale, la Messa della Resurrezione,
DOMENICA DI PASQUA: è il giorno de 'S'incontri?'. La mattina della Resurrezione ha luogo l'incontro del Cristo con la Madre: due simulacri danno origine a due processioni di fedeli, rigorosamente distinti per sesso: le donne con il simulacro della Madonna, gli uomini con il simulacro del Cristo Risorto, si incontrano dopo aver percorso un giro per le vie del paese e i portatori dei due simulacri, con due lievi inchini, sanciscono la fine del lutto, sottolineato dal canto del Regina coeli, dai festosi rintocchi delle campane e dagli spari dei fuochi d'artificio.
MAGGIO
Madonna di Zuradili (Tzurabara)
LUGLIO
Sant'Anna
SETTEMBRE
Appuntamento importante (è considerato giorno della patrona e quindi festivo) è la festa della Madonna del Rimedio l'8 Settembre.Grande la partecipazione sia alle celebrazioni liturgiche sia alle iniziative civili.
Sagra del vitello allo spiedo
Madonna del Rimedio
NOVEMBRE
Il giorno 9 si festeggia la dedicazione della Chiesa, conosciuta come Santa Mariedda. Anticamente molto sentita, attualmente ha perso un po di tono, anche se ci sono dei tentativi di riportarla alle antiche origini.
Santa Mariedda (PATRONA)
DICEMBRE
E' caratterizzato, come per ogni dove, dalla celebrazione del Natale. vissuto per lo più nell'intimità delle famiglie o nell'àmbito di una ristretta cerchia di amici e parenti.
Per l'nccasione la Confraternita del 5.5. Rosario allestisce un presepio artistico, completamente preparato a mano, ogni anno con un tema diverso, nel salone parrocchiale.
In occasione delle festività dell'anno liturgico, i dolci hanno un ruolo importante: Si confedonano infatti 'biancheddus' e gueffus ‘‘pirichittus''pardu1as'‘istoccus toslaus', ciambelle, amaretti, 'pabassinus', oltre alle fritture proprie del carnevale, tutti accompagnati dai vigorosi e buoni vini, prodotti dalle uve delle ubertose vigne amorevolmente lavorate da tante famiglie, o confezionati dalla Cantina Sociale locale.